La SS. Annunziata di Firenze 

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Bontà e grazia mi sono compagne

quanto dura il mio cammino (Salmo 22)

 

16 luglio 2015

 

Grazia: la radice greca char indica ciò che produce benessere e in latino diventa charitas. Naturalmente si parla di individui e per benessere si intende quello della singola persona.

Qualche curiosità: Charis nella mitologia era la bellissima moglie di Efeso; le Grazie erano l’origine e le donatrici dell’attrazione …

Si potrebbero poi dire molte altre su di questo affascinante vocabolo ma poiché esso è anche e soprattutto un concetto cristiano, andiamo in questa direzione.

D’altronde l’espressione “trovare grazia ali occhi del Signore” è costante nella Bibbia e sottolinea il rapporto di condiscendenza fra chi è forte verso il più debole, fra Dio e gli uomini. Ogni vita proviene dalla benevola grazia di Dio e la grazia stessa opera nella vita, come scrivono i teologi.

Qualche altro esempio: può essere la grazia di concepire un bambino (Ruth 4,13); oppure la grazia fatta agli umili se l’Eterno confonde gli schernitori (Proverbi 3, 34). Anche Maria è favorita dalla grazia (Luca 1, 28 e 1,30)

Gesù da parte sua non parla direttamente di grazia, ma essa è continuamente presente nel suo operato: si abbassa verso i deboli, i poveri, i disperati, i pentiti, perdona un numero infinito di volte.

Luca osserva che parole di grazia uscivano dalla sua bocca (Lc 4,22) e Giovanni che La parola è stata fatta carne ed ha abitato per lungo tempo fra noi, piena di grazia e di verità. E a ricordo di questo dono, di questa magnifica possibilità, esiste una frase ripetuta milioni e milioni di volte nelle messe: “La grazia del Signore Gesù sia con voi (I Cor 16,23 e Apocalisse 22, 21).

 

Per quanto riguarda i Servi di Maria e la grazia, riportiamo un brano dalla Legenda de Origine, 1:

 

«I padri, dunque, hanno lasciato a noi, venuti dopo di loro, l’esempio della vita. Noi pure dovremo lasciare un analogo esempio a quelli che entreranno nell'Ordine dopo di noi; questi, poi, a loro volta saranno sollecitati a lasciare ai posteri il loro esempio e i posteri agli altri e così via. Se ci comporteremo così e così faranno anche tutti i frati che si avvicenderanno nel nostro Ordine, l'Ordine ne avrà un grande vantaggio. Ne scaturirà una gioia non piccola per la Nostra Signora: da noi suoi servi si sentirà consolata, mentre noi la onoreremo con il nostro servizio che mostrerà quanto ella sia degna di ogni riverenza. Anche Nostro Signore sarà pronto ad arricchire sempre il nostro Ordine con doni e grazie spirituali, manifestando così a tutti la sua compiacenza».

 

Il cristiano deve quindi riconoscere e cercare la grazia: si può fare anche mettendosi in comunione di spirito con chi ne è stato permeato. Anche se si trova dall’altra parte del mondo, anche se non è più in questa vita …